Sestiere Porta Filiamabili
Il Sestiere di Porta Filiamabili - uno dei sette rioni dell'antico Centro storico di Sulmona, che dal 1995 partecipano all'edizione moderna della Giostra Cavalleresca - prende il nome dalla Porta "Filiorum Amabilis", cioè "dei figli di Amabile" (storicamente addetti alla custodia della stessa), perfettamente conservata nelle sue forme trecentesche.
Urbanisticamente ha come confini la Circonvallazione Occidentale, Via Manlio D'Eramo, Corso Ovidio, Via Degli Agghiacciati, Largo Salvatore Tommasi, Via San Cosimo, Vico Trozzi e la Discesa di Porta Molina.
I colori sociali che lo identificano sono il giallo, l'azzurro ed il nero. Il gonfalone è caratterizzato dall'immagine stilizzata della porta; sulla bandiera, assieme a questo elemento geometrico più volte ripetuto, appaiono l'incudine e il martello ripresi dal bassorilievo posto sull'architrave di un portalino in via Quatrario n. 40. Dal 2002 il Sestiere si connota anche con un proprio Stemma Araldico.
La partecipazione alla Giostra Cavalleresca di Sulmona ha consentito di aggiudicarci i Palii del 1996, del 2003, del 2004 del 2005 e del 2006, uno storico poker dovuto al cavaliere faentino Massimo Conficconi che ripaga l'impegno profuso da tutti i soci e simpatizzanti nelle attività che si susseguono durante tutto l'anno solare. Attività che valorizzano spesso, anche a fini sociali, gli aspetti storico-urbanistico-architettonici del rione, i cui antichi fasti è possibile ammirare nelle Chiese e nei Palazzi che si incontrano attraversandone i vicoli e le strade.
Tutto contribuisce a rendere interessante il Sestiere di Porta Filiamabili, come la calda illuminazione notturna che con il suo gioco di luci ed ombre crea un'atmosfera suggestiva, degna cornice delle serate di festa legate alla Giostra, in cui si esprime il massimo della vitalità dei sostenitori del Sestiere, consapevoli di partecipare ad un progetto che dal 1994 permea la nostra città contribuendo al suo "rinascimento".
È ovvio che la nostra Associazione non è in grado oggi di arricchire il sestiere con beni architettonici, al pari dei nostri antichi concittadini, ma ha l'ambizione di agire in modo da lasciare un'impronta positiva nella vita civile, sociale e culturale degli abitanti del sestiere e di Sulmona complessivamente.
Il Capitano del Sestiere
Roberto Leopardi
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