Sestiere Porta Filiamabili
Il Palio dell'undicesima edizione della Giostra Cavalleresca di Sulmona è stato realizzato dall'artista sulmonese prof. Giuseppe Di Camillo. E' il sogno che si avvera il filo conduttore del racconto che il Palio svela. E' l'intimo bisogno di esternare la storia scritta su una vecchia pergamena, la quale, per l'epicità e la straordinarietà dell'evento, non riesce più a contenerla e si squarcia per renderla visibile, tanta è la passione che c'è dentro. Le frasi si materializzano, assumono forma e contenuto, si accrescono tanto che la pergamena non regge ed emerge la storia che si personalizza e si fa viva e vibrante per vivere una nuova rinascènza di giostre.
Lasciamo la parola all'Autore perchè ce ne illustri i dettagli dell'opera.
"L'impostazione grafica rappresenta il momento entusiasmante quando i cavalieri giostranti irrompono nel campo di gara. Questi sono equipaggiati con armature perchè anticamente la giostra era cruenta e talvolta mortale, pertanto il rosso che predomina nell'ordito vuol rappresentare l'impetuosità e il tramonto il momento in cui si conclude il torneo. I cavalieri, avendo tutti la stessa opportunità di vincere, non sono contraddistinti con insegne araldiche perchè la gara, essendo difficoltosa ed imprevedibile, non sempre premia il cavaliere più bravo. Infatti, il vincitore non porta distintivi araldici ma è visto di spalle, corre verso la vittoria rappresentata da sfere recanti i simboli che appartengono ai Sestieri e Borghi. Le sfere identificano la giostra moderna e, posizionate prospetticamente, emblematizzano una lancia, che, scagliata nello spazio verso un anello, rappresenta il futuro della Giostra; che è poi l'augurio che tutti noi facciamo a quetsa magnifica rievocazione storica".
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