Blasone: troncato, trinciato, tagliato, d'oro e d'azzurro, alla punta squamata d'azzurro e d'oro di tre file. Scudo timbrato da elmo d'acciaio, con la visiera chiusa, posto di tre quarti a destra e ornato di cercine e coppia di lambrecchini d'azzurro e d'oro.
Cimiero: un drago nascente d'argento.
Motto: Semper Amabilis
IL LESSICO DELL'ARALDICA
- Blasone: l'arte di spiegare gli stemmi
- Cercine: piccolo rotolo di stoffa, attorcigliato a forma di ciambella, posto sulla sommità dell'elmo con la funzione di trattenere i lambrecchini (o svolazzi), dei quali mostra gli stessi smalti.
- Cimiero: ornamento posto in cime all'elmo del cavaliere per renderlo più appariscente e maestoso, ma anche per spaventare i nemici e a scopo difensivo poiché attutiva i colpi dell'avversario in combattimento. Consiste in una figura araldica tratta di norma dai simboli presenti nello scudo.
- Drago: si rappresenta sempre di profilo, con la testa aguzza, fauci spalancate, lingua sporgente a forma di dardo, denti grandi e radi, ali di pipistrello unghiate e d'orso con scaglie e spine; adottato anticamente dalle famiglie ghibelline, in araldica è simbolo di vigilanza, perspicacia e potere.
- Elmo: parte dell'armatura che copre e protegge il capo del cavaliere. Si pone in araldica come ricordo della Cavalleria e delle imprese militari. Ogni elmo esprime nel blasone un titolo nobiliare, a seconda del metallo di cui si compone (oro, argento, acciaio), della sua posizione sullo scudo (di fronte, di tre quarti o di profilo), del numero e della qualità dei pezza che formano la grata posta in corrispondenza degli occhi.
- Lambrecchini (o svolazzi):sono gli ornamenti esteriori dello scudo costituito da veli frastagliati, attorcigliati e svolazzanti che dalla cima dell'elmo ricadono lungo i lati dello scudo. Erano parte integrante dell'elmo ed erano formati da pezzi di panno, dei colori dello scudo, fermati dalle cercine sulla parte superiore dell'elmo e ricadenti. Servivano per riparare l'elmo dai raggi del sole, ma anche a dare un tocco di fantastica eleganza quando erano mossi dal vento o durante la corsa del cavaliere.
- Motto: parola singola o brevi frasi scritte su un nastro, che si pone sotto o al di sopra dello scudo per esprimere in maniera allegorica o emblematica un pensiero, un desiderio o un intendimento. Talvolta ricordano un'impresa o un vento eccezionale, ma possono anche alludere al nome del cavaliere, della famiglia o del titolare dello scudo.
- Squamato: È il campo (o pezza araldica) interamente coperto di figure somiglianti alle squame di pesce, arrotondate in basso e aguzze in alto o viceversa, disposte in file connesse insieme, di due smalti diversi.
- Tagliato: partizione araldica di uno scudo diviso a metà, diagonalmente da una linea retta che unisce l'angolo superiore sinistro all'angolo inferiore destro. E' l'opposto del trinciato.
- Timbrato: E' lo scudo sormontato dal "timbro", cioè da tutti gli ornamenti esterni che di norma si pongono negli stemmi, sopra lo scudo (corona, elmo, lambrecchini, cercine, cimiero, etc).
- Tre quarti (di): è l'elmo, oppure il cimiero o una figura, in posizione intermedia tra quella di fronte e quella dio pieno profilo (a destra o a sinistra).
- Trinciato: partizione araldica. E' lo scudo diviso diagonalmente, in due parti uguali ma di smalto differente, da una linea retta che dall'angolo superiore destro raggiunge l'angolo inferiore sinistro. E' l'opposto del tagliato.
- Troncato: partizione araldica, detta anche spaccato. E' lo scudo diviso a metà (con due smalti diversi) da una linea retta orizzontale
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